Il dibattito attorno a Sekiro Shadows Die Twice continua a imperversare, ma gli sviluppatori hanno iniziato a valutare l'esistenza di modalità facili in generale, con il regista di God of War Cory Barlog che è diventato uno degli ultimi a sostenere l'implementazione di funzionalità più semplici nei giochi. Sekiro Shadows Die Twice ha iniziato il dibattito quando un numero crescente di giocatori ha iniziato a sfogare la frustrazione per le difficoltà del gioco, lamentando l'assenza di una modalità che rendesse le cose più accessibili per loro; questo è stato poi accolto con indignazione da un'altra sezione di fan che pensava che i giochi FromSoftware sarebbero stati danneggiati dall'inclusione di una tale funzione.
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Per coloro che non hanno familiarità, i titoli FromSoftware sono famosi per la loro complessità e la loro difficoltà, e notoriamente non tirano pugni con quest'ultimo, rifiutando di offrire ai giocatori molto in termini di assistenza se sono morti una volta o mille. Sekiro Shadows Die Twice è l'ultimo nato dallo studio e ha fatto ben poco per perdere quella reputazione nel bene e nel male, con un torrente di guide che emergono dalle ceneri di fallimenti di giochi in tutto il mondo. Per molti, l'attrazione per il gioco, com'è con la serie Souls e Bloodborne prima, è quella difficoltà apparentemente insormontabile, ma il recente dialogo con la comunità suggerisce che potrebbe essere ingiusto avere l'unico modo per cui i giocatori sono autorizzati Provalo.
Barlog intervenne sulla discussione in risposta a un altro tweet di Steve Spohn, il COO di Able Gamers. Able Gamers è un'organizzazione dedicata a rendere i videogiochi accessibili alle persone con disabilità e Spohn ha espresso la propria voce sulla necessità che Sekiro sia il più accessibile possibile alla luce del dibattito che circonda una modalità "facile". Inoltre, Spohn ha suggerito agli sviluppatori di astenersi dal chiamarlo una "modalità facile", suggerendo di usare un linguaggio diverso che non condiscende a coloro che sentono il bisogno di utilizzare una modalità di gioco diversa. Barlog ha risposto a uno di questi tweet con la sua filosofia personale su come progettare i giochi:
L'accessibilità non è mai stata e non sarà mai un compromesso per la mia visione.
- Cory Barlog? #BAFTAGames (@corybarlog) 7 aprile 2019
In sostanza, l'argomento di Barlog è che l'accessibilità non dovrebbe mai danneggiare o ostacolare la capacità di un gioco di avere successo perché si tratta di una decisione di progettazione e non di un componente o punto di vendita da discutere. È roba avvincente da una mente creativa che ha completamente rivitalizzato il franchise di God of War con quello che molti credevano essere il miglior gioco in un'offerta in pila del 2018. Barlog sa chiaramente di cosa sta parlando, quindi, e Rami Ismail, un altro notevole sviluppatore, ha anche sostenuto l'affermazione:
L'accessibilità non è mai stata e non sarà mai un compromesso per la mia visione.
- Rami Ismail (@tha_rami) 7 aprile 2019
Sfortunatamente, sembra che il dibattito stia indossando anche su Barlog, che ha seguito oggi un tweet:
Parliamo di accessibilità? pic.twitter.com/gDDdHFW88x
- Cory Barlog? #BAFTAGames (@corybarlog) 8 aprile 2019
Molte delle argomentazioni contro l'esistenza di modalità "facili" in giochi come Sekiro Shadows Die Twice ipotizzano che ciò andrebbe contro i desideri dello sviluppatore di includere opzioni di accessibilità come un gameplay più sommesso. Ora, famosi sviluppatori stanno dicendo che semplicemente non è vero o, per lo meno, che non è necessario. Mentre è probabile che Internet continuerà a dividere le sue opinioni sul dibattito, ottenendo preziose informazioni dagli sviluppatori che hanno creato giochi di successo e avvincenti su come può essere semplice dare priorità all'accessibilità, almeno dovrebbe convertire alcune persone all'opinione che forse FromSoftware dopo tutto, dovrebbe semplicemente includere modalità più accessibili nei suoi giochi.
Altro: Sekiro: Shadows Die Twice è il più grande lancio di Steam del 2019
